Ha preso ufficialmente il via “Novara Città in Erba” , il progetto promosso da Legambiente Circolo Il Pioppo con la partecipazione del Comune di Novara, Università del Piemonte Orientale, Assa e il sostegno della Fondazione Comunità Novarese. Un percorso innovativo di trasformazione del verde urbano che durerà due anni e coinvolgerà scuole, cittadini e istituzioni e che prevede l’implementazione dello sfalcio differenziato. Con questa prima uscita, il Corriere inaugura la rubrica che seguirà passo dopo passo lo sviluppo del progetto.

«Il nostro obiettivo è cambiare il modo in cui pensiamo e curiamo il verde urbano – spiega Roberto Gazzola, presidente del Circolo Il Pioppo – . Troppo spesso le aree verdi vengono trattate come meri spazi ornamentali. Noi vogliamo restituire loro un valore ecologico, educativo e sociale grazie al supporto dei nostri partner e con un approccio scientifico che verrà fornito dal monitoraggio effettuato dai dottorandi di Upo».

Al centro del progetto c’è l’adozione dello sfalcio differenziato, una pratica che consiste nel taglio selettivo dell’erba, lasciando crescere zone di prato per favorire la biodiversità. Una scelta semplice, ma potente: insetti impollinatori, piccoli animali e varietà vegetali possono prosperare, contribuendo a un ecosistema urbano più sano. In diverse aree verdi della città sono state infatti individuate delle zone, appositamente recintate e segnalate, in cui l’erba verrà lasciata crescere e non tagliata, per monitorare gli effetti sull’ecosistema urbano di questo modello adottato già da diverse città europee.

«L’erba alta non è sinonimo di incuria – sottolinea Gazzola –. È un segnale di attenzione alla natura, un modo per rimettere in circolo la vita nei nostri quartieri.» Il progetto prevede anche un ampio coinvolgimento delle scuole: incontri, laboratori e attività all’aperto guideranno bambini e ragazzi alla scoperta della natura in città. Un modo per creare consapevolezza ecologica fin dalla giovane età.

Altro pilastro dell’iniziativa è la partecipazione attiva dei cittadini. Saranno organizzati momenti di confronto, passeggiate ecologiche e incontri pubblici. L’obiettivo è costruire una comunità che si prenda cura in prima persona del proprio ambiente. «Non vogliamo imporre un modello dall’alto – aggiunge Gazzola –. Vogliamo costruirlo insieme, quartiere per quartiere, ascoltando le persone». Con “Novara Città in Erba”, Legambiente lancia una sfida culturale: passare da una manutenzione del verde “asettica” a una gestione viva, dinamica e condivisa. Neiprossimi mesi seguiranno incontri su cambiamento climatico, gestione delle risorse, buone pratiche urbane.

La rubrica “Novara Città in Erba” racconterà questa trasformazione. Un cammino verde, ma soprattutto condiviso.